Scansione di un antico bonsai

Digitalizzazione di un meraviglioso esemplare

   Questa volta raccontiamo di una esperienza molto particolare, e anche di una delle scansioni piu’ complesse che abbiamo eseguito. Nella splendida cornice della cittadina di Bressanone, presso il centro bonsai di Othmar Auer che ci ha accolti in una splendida giornata di sole con vista sulle montagne, abbiamo avuto l’onore di eseguire una scansione veramente complicata, data la complessita’ del pezzo in questione.

Andiamo con ordine: il proprietario ha un desiderio, ottenere una copia digitalizzata di uno dei piu’ splendidi esemplari della sua collezione per ricavarne una scultura. Premettiamo che al nostro arrivo siamo rimasti stupefatti di poter ammirare un cosi’ grande numero di esemplari unici ed antichi, la maggior parte di dimensioni ragguardevoli, al contrario dei soliti ridotti bonsai che a un profano e’ capitato di ammirare. Qui gli esemplari arrivano fino a centinaia di anni di eta’, alcuni sono cosi’ rari ed antichi che non si trovano neanche piu’ in Giappone. Ma qui ci troviamo in un centro dove l’eccellenza e’ di casa, dove maestro ed allievi, novizi e lavoranti esperti lavorano con infinita perizia, foglia per foglia e radice per radice per ottenere capolavori. Non pubblichiamo la veduta delle piante che ci ha accolto, ma possiamo assicurarvi che l’insieme e’ stato entusiasmante.

 

 

Spieghiamo perche’ la scansione e’ stata lunga e complicata, anche se dalle foto e’ immediatamente comprensibile. Osservate la quantita’ di nodi del tronco, l’intreccio dei rami, ma soprattutto…le foglie!

Centinaia e piccolissime, e, come sanno tutti quelli che hanno provato a scandire capelli, pellicce, ecc e che sanno che la difficolta’ sta nel mancato riflesso verso la telecamera del raggio incidente a causa della orientazione, Ebbene, qui e’ peggio!

L’esemplare che qui vedete e’ un tasso, ed ha una eta’ stimata tra i 250 e i 300 anni.

Se la scansione di tutta la parte legnosa, del terreno e del vaso si e’ ottenuta, con buona dose di pazienza, non si poteva pensare di ottenere invece nulla della parte superiore. Per questo motivo abbiamo oculatamente provveduto ad utilizzare un semplice Kinect, che operando con i raggi infrarossi ( ora gli infrarossi sono stati aggiunti sugli ultimi modelli di scanner a colori a questo proposito ) ha agevolmente catturato tutta la chioma.

 

Ringrazio con tutto il cuore il designer Igor Carino per avermi coinvolto.