Realizzazione di una calzatura ortopedica personalizzata mediante scanner e prototipazione rapida

TESI DI LAUREA PRESSO POLITECNICO DI TORINO.

   Allo scopo di dimostrare la versatilità delle nuove tecnologie nate per puri scopi industriali, alla fine degli anni 90 alcuni centri di ricerca intuirono la possibilità di utlizzare gli scanner in ambito medico. Dovendo affrontare con piacere la parte sperimentale della mia tesi di laurea sulle scansioni tridimensionali ed il reverse, ebbi l’idea di usufruire di questa tecnica per un esperimento in ambito medicale. Nel dipartimento era a disposizione uno scanner laser a triangolazione, per cui, operando su un calco, intuii di accorciare il tempo di rilievo di un arto. Fino ad allora il metodo consisteva in rilievi separati per l’appoggio del piede (piccoli pistoni a risalita, superfici deformabili a conservazione della forma) e per l’esterno del piede (scanner laser con due o più fasci mossi in parallelo) che permettevano di rilevare la forma completa ma con risultati separati e non assemblabili.

   Lo studio in questione è stato eseguito su un caso di piede torto, con deformazione di tipo equino (appoggio sulla sola parte anteriore del piede), varo (direzione di puntamento delle dita verso l’asse di simmetria interno del corpo), supinato (appoggio del piede sulla zona esterna della pianta), di un soggetto di sesso femminile affetto da poliomielite. Dopo l’ottenimento delle superfici dalla mesh, si è ottenuta una superficie perfetta della superficie di appoggio, e con essa calcolare esattamente i tre angoli di deformità (rispetto alla media standard – angoli di varismo, supinazione, equazione) rispetto alla verticale perfetta della gamba rispetto al terreno. Lo studio venne ultimato con la realizzazione di un prototipo della scarpa di correzione.

Per chiunque sia interessato a leggere il lavoro in questione, puo’ scaricare il documento in pdf della tesi qui.

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